Costa del Dosso

La conca che ospita i laghi dei Pajoni è divisa dal fornale di Agro da una catena di rocce con tre elevazioni principali, dette (da Sud a Nord) “Costa del Dosso”, “Pizzo del Dosso” e “Il Dosso”. Le pendici sud-occidentali della prima ospitano i trinceramenti costruiti dal Battaglione ‘Intra’, a cavallo tra le due guerre, per tenervi esercitazioni.

Partenza dalla Gomba, proseguo per San Bernardo e Alpe Pajone, poi trovo il cartello che indica, a sinistra nel bosco, la traccia per “Costa del Dosso – fortini militari”: arrivo quindi alla prima ridotta (2h), salgo fina alla seconda, poi rimango sulla traccia in costa, con la conca dei laghi dei Pajoni precipite a destra.
La via sale sempre piuttosto ripida, talvolta su placche scivolose rotte da fessure e poche roccette e zolle erbose. Il tempo è coperto.
In cima (1h – 3 h) trovo una famiglia di Domesi. Data la scarsa visibilità rinuncio a giri di discesa alternativi verso il Pizzo del Dosso o i laghi dei Pajoni, ma devio ad Alpe Casariola per sostare più appartato (2h 15′ – 5 h 15′), in disparte dal viavai dell’Alpe Pajone.
Tornando verso San Bernardo vado in cerca dei lamponi di cui normalmente la zona abbonderebbe, non fosse stato per la siccità. Mi siedo a riposare all’ombra della cappelletta (45′ – 6 h) e ridiscendo infine alla Gomba (30′ – 6 h 30′).

Consigli utili

Il giro può essere accorciato partendo da San Bernardo, riducendo il dislivello a 830 metri. Le rocce lisce che costituiscono l'ultima parte della salita diventano infide e pericolose col bagnato. Proseguire in cresta verso il Pizzo del Dosso è possibile, ma non senza dis-arrampicare un tratto molto esposto.