[Parcheggio l’auto in uno slargo dopo la galleria che, dalla centrale di Varzo, sale verso Alpe Tugliaga] quindi seguo un cartello che indica il sentiero GTA, che sale tra i faggi attraverso Alpe Salviggia per Alpe Wolf (1h 20′). Qui la traccia si perde nell’erba alta, e ricompare oltre un prato, a sinistra (segno di vernice su un albero). Il sentiero sale, con qualche tornante, tra erba folta, fino all’Alpe Lorino (1h – 2h 20′). Il percorso prosegue a destra, per fare però un giro a sinistra e poi dei tornanti, sempre tra fitta vegetazione. Dopo un valloncello, dove l’erba si dirada e il terreno si fa più roccioso, i segni di vernice mi conducono sulla destra e salgo sotto le pendici orientali del Pizzo del Rovale fino a splafonare in Val Bognanco al Passo di Variola (1h – 3h 20′). Dal cartello indicatore, volgendomi verso sinistra (Sud-Est), ravviso degli omettoni che, con agevole salita tra erbe e facili rocce, mi guidano al Pizzo del Mezzodì (40′ – 4h). Dalla cima, a parte il bel panorama, scorgo altri ometti verso il Passo dell’Acquafredda, ma non ho troppa voglia di fare il traverso su rocce e sfasciumi, quindi ritorno al Passo di Variola per una lunga pausa (30′ – 4h 30′). A questo punto ridiscendo ad Alpe Tugliaga per lo stesso sentiero di salita, ora più asciutto per il gran caldo: soluzione di certo meno interessante ma più comoda per un pomeriggio un po’ pigro (3h 30′ – 8h).